Domani mattina finalmente mi rimetto al lavoro.
In questi giorni ho avuto mille impegni e mi sembra di aver tralasciato l'unica cosa che voglio fare davvero, lavorare il mio orto.
L'unica cosa che voglio fare davvero e l'unica che per il momento nn mi dà da mangiare, ne metaforicamente ne realmente.
Oggi ero in giro per lavoro, tutto il giorno in macchina, e pensavo al futuro.
Fantasticavo sulla terra e sulla casa che vorrei comprare, magari vicino al mare, magari sul Conero, arcadia della mia infanzia, Itaca emotiva a cui tendo.
La casa, la terra, queste cose così importanti per me. Non so da chi l'ho presa sta cosa.
Mi prendo cura anche di questa casa, anche se con un velo di tristezza, come di una relazione che si sa che non durerà ma che non per questo si vuol bistrattare.
Dopo aver un po' riorganizzato la cucina e il bagno i prossimi progetti prevedono la sostituzione dello specchietto incorniciato di plastica bianca del bagno con uno specchio grande, che copra buona parte della parete; poi voglio ridipingere i muri: la cucina verde pisello acceso, il soggiorno magenta.
Ma prima viene l'orto.
Domani continuo a zappare e a vangare. L'obiettivo sono il completamento di altri due settori. Ardua, ma ci proverò. Poi devo andare da mia nonna prendere della legna che a lei non serve e che io punto di usare per la brace a breve, appena il tempo si scalderà un po' e le giornate si allungheranno un minimo. Devo anche andare a prendere una benedetta corda da bucato, cosa che mi riprometto di fare da tempo ma che non faccio mai. Devo anche passare dal comune per dare la disdetta della raccolta dei rifiuti organici e andare a prendere il compost.
Mmmm. mi sa che la mattinata sarà dedicata almeno in parte a burocrazia, giretti, e acquisti, e solo nel pomeriggio affronterò la terra.
Forse vangerò solo un settore. Mi pare che il tempo non basti mai. Il fatto è che sono impaziente di seminare e vedere le prime piantine germogliare.
Tra le altre cose da fare devo: preparare i semenzai per pomodori, melanzane, peperoni, e compagnia bella; segare la vite americana di fianco al garage e possibilmente sostituirla con dei kiwi; scoprire se posso effettivamente piantare dei kiwi in primavera o se va fatto magari in autunno; andare a prendere more, lamponi, ribes, uva spina, mirtilli, e quant'altro troverò di simile; preparare il supporto per il calicantus davanti alla finestra del bagno; altro?
Venerdì ho iniziato il mio giardinetto di piante officinali: ho 5 lavande, 3 di un tipo e due di un altro, 3 piante di santoreggia, 3 rosmarini che nn cresceranno in altezza ma si ingarbuglieranno sul terreno ad un altezza massima di 30/40 cm. Devo imparare i nomi di ste piante. Posso continuare così? E' un po' una lotta contro i mulini a vento, ma io continuo ad investire in libri sulle erbe selvatiche e a darmi da fare. Buona volontà. Il mio problema è sempre la passione iniziale che poi scema. Speriamo che, come dice la Pera, l'orto mi sia maestro anche in questo: la costanza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento