Pare che l'anno, dal punto di vista atmosferico, abbia tutta l'intenzione di seguitare nel classico, quasi nello stereotipico.
Dopo un febbraio soleggiato, freddo, e secco, ecco che con le idi di marzo sono arrivare le prime pioggie, che mi aspetto continueranno a dar da bere all'erba verde tenero, agli spuntoni di iris, e presto, spero, anche ai miei primi risultati orticoli.
Le mie prime semine di piselli, radicchi, prezzemolo e spinaci, infatti, ancora non fa capolino dal terreno. Le ho seminate una settimana fa, e forse è un po' prestino. Sono impaziente, ho bisogno di conferme dalla terra.
Intanto ha piovuto per due giorni di fila, e oggi è rispuntato il sole. C'era una luce bellissima oggi, soprattutto al tramonto. Sta iniziando. Il risveglio, la vita che ricomincia. E' tutto così bello, così potenziale. E' incredibile.
Oggi era venerdì, e naturalmente non ho resistito, al mercato, a arricchire di nuovi esemplari il mio angole delle aromatiche.
Fanno parte del mio harem odoroso adesso anche la ruta, il dragoncello, una salvia dalle foglie rosso bruno, l'erba aglina, la pimpinella, un tipo di origano dalle foglie piuttosto pelosette, e una coppia di piante di cappero, su cui punto molto.
Il cappero vuole ottimo drenaggio e una posizione assolata. Ho intenzione di sistemarlo togliendolo solo dal vaso e piazzandolo tra le pietre.
Ho letto che attecchisce molto difficilmente. Queste piantine hanno due anni, punto molto su di loro. E' un po' una sfida. Se ce la faccio con "il difficile", magari il resto poi verrà, no?
Tra pochi giorni sarà il mio compleanno, dico a tutti che voglio ricever piante.
Credo riceverò sicuramente un bell'alberello di limone. Lo metterò all'angolo, a sud, a godersi tutto il sole che può.
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