sabato 18 aprile 2009

Il mattino ha l'oro in bocca

Il venerdì, l'ho già detto, è tentatore.
Ieri dovevo partire per essere a Colle Val d'Elsa, per partecipare ad una tavola rotonda, entro l'ora di pranzo.
Ciò non mi ha scoraggiato dall'approfittare del mercato del venerdì a Cavarzere.
Mi sono alzato alle 6, un po' assonnato ma motivato dalla giornata che si prospettava intensa e stimolante. Ho fatto colazione all'aperto, al tepore della prima luce tiepida di un mattino di primavera avanzata, con l'odore dell'erba bagnata che completava l'aroma.
Ho quindi preso la bici e mi sono diretto al mercato, dove le banche stavano ancora arrivando e allestendo.
Ho comperato pomodori datterini e cuore di bue, peperoni a quattro punte rossi, melazane lunghe, e cetrioli di quelli allungati, vendutimi come una qualità cinese...vedremo.
L'anno scorso a ferragosto, ospite a Giulianova del mio amico Sirio, ne avevo assaggiati di una qualità eccezionale, per niente pesanti e molto croccanti. Sembravano quasi mele. Malangola, la chiamano in dialetto. Per più di un anno ne avevo conservato i semi, nonostante non avessi ancora deciso di darmi all'orto. O forse si, inconsciamente. Fatto sta che quando è venuto il momento di piantarli i semini erano spariti. Quel cartoccino fatto con della carta di un sacchetto di pane, il cui contenuto vedevo come pieno di potenziale, ce l'avevo avuto sotto gli occhi tutto l'inverno. Adesso, chissà dov'era finito. Che modo stupido di perdere la roba. Non me lo sono ancora perdonato. E così sono finito a comprare varietà cinesi di cetrioli. Credo dentro di me di aver già deciso che niente potrà sostituire la malagola abruzzese.
Volevo prendere anche meloni e angurie, ma pare sia ancora presto. Troppo freddo, pare.
Mi sono dimenticato pure gli zucchini. Rimedierò la prossima settimana.
Tornato a casa sono andato di filato nell'orto dopo essermi cambiato le scarpe, e ho messo a dimora le piantine.
Le aiuole preposte non erano esattamente perfette. Vangate due mesi fa, e rizzappate qualche settimana più tardi, hanno ormai più di un ciuffo d'erba ribelle che le infesta.
Ma ieri non avevo il tempo, così ho piantato e basta. Mi riprometto di sarchiare il prima possibile.
Intanto, così facendo, ho guadagnato una settimana! Mi sono poi fatto la doccia, la valigia, e sono partito soddisfatto alla volta del mio weekend toscano.

mercoledì 15 aprile 2009

Galline

Ho deciso di prendermi delle galline.
Mio nonno ha tentato di dissuadermi più volte, dicendo che puzzano, che attirano i topi, e quant'altro.
I miei nonni paterni vivono nella proprietà adiacente a quella dove vivo io.
Dopo aver avuto galline per anni, e dopo aver recentemente ricostruito un recinto apposito con tanto di perimetro in cemento, mio nonno ha deciso di eliminarle perchè si era rotto di doverle accudire, nonostante le vivaci proteste di mia nonna che improvvisamente si sarebbe trovata senza uova fresche da usare per gnocchi, focacce, e quant'altro. Niente da fare.
Essendo un po' che pensavo alle galline, avevo chiesto a mio nonno se mi avrebbe permesso di usare il recinto in questione, che avrei provveduto a gestire. Neanche quello.
Supporto zero.
Non mi interessa. Ho deciso. Voglio le galline. Mangiano erba (che c'è), quel po' di pane vecchio che avanza, fanno le uova quasi ogni giorno, e quando mi stanco tirerò loro il collo e ci farò del buon brodo o un barbeque.
Ieri ho comperato il necessario per recintare: paletti, rete, e delle listelle di abete da cui ho già costruito un cancelletto. Ora devo piantare i tre pali in legno trattato che sosterranno rete per metà del perimetro (per il resto userò la recinzione di confine), ma mi manca la mazza per piantarli. Ho fatto quel che ho potuto con un'accetta rovescia, ma mi serve qualcosa di più pesante. Dovrò farmela prestare.
Fatto quello, mi resta la rete da tendere, e poi dovrò procurarmi i pennuti.
Seguiranno aggiornamenti!

Aprile inoltrato

La stagione è definitivamente cambiata e il tempo si è avviato verso un costante aumento della temperatura.
Mi sono assentato per tre giorni durante il weekend di Pasqua e al mio ritorno i cambiamenti erano più che evidenti.
Il glicine sta fiorendo, trasformando i suoi boccioli da spuntoni massicci nei profumatissimi grappoli lilla che allietano l'olfatto ogni qualvolta scendo dalla macchina, dopo averla parcheggiata li di fianco.
Api e calabroni ormai cominciano a non avere che l'imbarazzo della scelta tra il glicine, la lavanda nana, il ciliegio e i meli, i fiori delle fragole, i primi iris e gli ultimi narcisi.
Vorrei comprare anche un oleandro e un fior di pesco, così da arricchire il loro menù in vista dell'anno prossimo.
La betulla è esplosa di un miliardo di foglioline verde tenero, che andranno via via moltiplicandosi fino alla completa chioma verde estiva.
Le officinali messe a dimora nell'arco delle ultime 6-7 settimane si sono decisamente acclimatate.
Si allargano, si rilassano, crescono e prosperano. La santoreggia è addirittura fiorita, cosa che francamente non mi aspettavo, chissà poi perchè.
Stimolato da tanta prosperità, poco fa ho superato il senso di colpa dato dal tagliare una piantina appena messa a dimora, e colti quattro rametti di mentuccia romana ho provato a farne un te estivo. Lo lascerò in infusione finchè l'acqua nn si sarà completamente raffreddata, e domani lo testerò freddo.
O forse no...quasi quasi vado a prendermene un bicchiere finchè è ancora caldo!
L'orto ha ancora ritmi un po' lenti, invece.
Solo piselli, cipolle, e crescione crescono in modo evidente.
Le carote, la misticanza, il prezzemolo, la bieta, gli spinaci, la borragine e la rucola se la prendono comoda. Viste le giornate assolate, ieri sera ho innaffiato un po' il tutto, per vedere se è in mio potere di smuoverle un po'.
Il fatto è che sono impaziente di consumare del mio!
Le piantine del semenzaio, idem come sopra.
Solo i pomodori sono nati, ma restano piccini. Melanzane e Peperoni nn hanno dato segno di vita.
Pazienza, per quest'anno comprerò le piantine.
...
Il te caldo alla menta è fantastico...!