domenica 16 ottobre 2011

Reloaded...?

Ieri una fan mi ha convinto a riprendere in mano questo blog...
Oddio è un po' strano...uno strano ritorno.
Però mi sento ancora a casa :).
Ricominciamo allora.

Oggi fa ufficialmente freddo. Le piante di cui mi occupo ora, di cui vi parlerò, chiaramente, sono state fuori fino ad oggi.
Stesera però fa troppo freddo. E le ho ritirate per l'inverno. È ufficialmente iniziata la stagione indoor.
Ricominciamo da qui.

Ciao, sono tornato :)


sabato 6 marzo 2010

Un anno dopo

Un anno dopo, la storia è molto diversa.
L'orto deve purtroppo aspettare.
Dove sto ora lo spazio per l'orto non c'è, ci sono giusto un paio di balconi, che però faticano giustamente ad adattarsi a supporto adeguato per l'agricoltura, e ospitano giusto qualche pianta aromatica, un po' d'insalata, qualche fiore. Tanto per non perdere l'allenamento. Come reminder di questo aspetto della mia vita.
In più c'è la mancanza di tempo.
Per il momento deve andare così, ma verrà il momento in cui tutto andrà al suo posto, ogni pezzettino troverà la sua collocazione. Stiamo lavorando per quello.
Non cancello il blog. Aspetto di avere materiale per continuarlo.
Verrà.
Intanto l'inverno volge al termine, e si affaccia la bella stagione...

sabato 27 giugno 2009

Piccolo aggiornamento felice

Piccolo aggiornamento dal passato recente.

Convinto a malincuore che avrei dovuto rinunciare al mio orticello che dopo mesi di duro lavoro, mi sono ritrasferito a Perugia.
Dopo neanche un anno di stabilità, ho rifatto armi e bagagli e mi sono riportato nella città del grifo.
Cercata casa, l'ho trovata poco fuori dal centro.
Dopo lungo tempo, l'avevo ritrovata.
Casa.
E' una sensazione un po' strana, ma è dopo lunga attesa finalente e all'improvviso ricomparsa.
Non ci ho messo molto a rimettere radici su terra fertile.
In more than one way.
I numerosi terrazzini con cui mi ero trovato all'improvviso, finora grigi a causa della mancanza di predisposizione botanica del mio neo-acquisito coinquilino, Michele, acquisivano improvvisamente una fresca aria potenziale.

In breve, sono rinati.
I vasi ripuliti dalle piante morte sono tornati ad ospitare un bel verde brillante.
Genova mi ha portato tre piante di basilico ligure che mi daranno a breve un buon pesto genuino.
La madre di Michele ci ha inoltre fatto dono di un bellissimo gelsomino, che se ormai sta sfiorendo non mancherà di crescere nel suo verde scuro fino a inondarci la casa di dolci ventate inebriante alla prossima fioritura.
Due grandi vasi rettangolari hanno dato il via all'orticoltura vera a propria, ospitando insalatina da taglio che da un'aria di giovinezza e primavera a quest'angolino verde.
Ho riacquistato poi santoreggia e uno strano tipo di presunto origano, che stanno però testando un terrazzino diverso, vicino la cucina e più ombreggiato.
L'orto ricomincia, e il blog continua.

venerdì 15 maggio 2009

Pomodoro pomodoro pomodoro!

Con l'avanzare del caldo il lavoro si rarefà, ci si impigrisce un po'.
Erbacce che potevano nell'immaginario sembrare intollerabili prendono i loro cantucci e nessuno le tocca...l'orto ormai c'è, poco importa se qualche erbaccia sbuca o fa gruppetto qua e là.
Il cielo oggi è biancastro, e ogni tanto butta qualche goccia senza però mai iniziare veramente.
Una ricognizione casuale mi porta vicino alle piante di pomodori messe a dimora ormai un mesetto fa, se la memoria nn mi inganna.
Hanno ricevuto ognuna il suo paletto, e mi avvicino a loro per rompere qualche rametta di sole foglie, allo scopo di irrobustirle in questo periodo di crescita.
E in quel momento, noto una pallina verde: è il primo pomodorino!
L'immobilità lascia il posto ad una sensazione di graduale, lenta, ma inarrestabile spinta.
Ora sarà attesa: attesa fino a quando si potrà smettere di andare al supermercato per procurarsi questo quotidiano ingrediente di insalate, sughi, contorni, antipasti. A volte anche snack, che gà pregusto ancora caldi di sole.
Per l'insalata è già stato così; tra un po' saremo giunti in cima alla collina, e dopo aver spinto fino a qui, finalmente ci godremo la dolce discesa.

sabato 18 aprile 2009

Il mattino ha l'oro in bocca

Il venerdì, l'ho già detto, è tentatore.
Ieri dovevo partire per essere a Colle Val d'Elsa, per partecipare ad una tavola rotonda, entro l'ora di pranzo.
Ciò non mi ha scoraggiato dall'approfittare del mercato del venerdì a Cavarzere.
Mi sono alzato alle 6, un po' assonnato ma motivato dalla giornata che si prospettava intensa e stimolante. Ho fatto colazione all'aperto, al tepore della prima luce tiepida di un mattino di primavera avanzata, con l'odore dell'erba bagnata che completava l'aroma.
Ho quindi preso la bici e mi sono diretto al mercato, dove le banche stavano ancora arrivando e allestendo.
Ho comperato pomodori datterini e cuore di bue, peperoni a quattro punte rossi, melazane lunghe, e cetrioli di quelli allungati, vendutimi come una qualità cinese...vedremo.
L'anno scorso a ferragosto, ospite a Giulianova del mio amico Sirio, ne avevo assaggiati di una qualità eccezionale, per niente pesanti e molto croccanti. Sembravano quasi mele. Malangola, la chiamano in dialetto. Per più di un anno ne avevo conservato i semi, nonostante non avessi ancora deciso di darmi all'orto. O forse si, inconsciamente. Fatto sta che quando è venuto il momento di piantarli i semini erano spariti. Quel cartoccino fatto con della carta di un sacchetto di pane, il cui contenuto vedevo come pieno di potenziale, ce l'avevo avuto sotto gli occhi tutto l'inverno. Adesso, chissà dov'era finito. Che modo stupido di perdere la roba. Non me lo sono ancora perdonato. E così sono finito a comprare varietà cinesi di cetrioli. Credo dentro di me di aver già deciso che niente potrà sostituire la malagola abruzzese.
Volevo prendere anche meloni e angurie, ma pare sia ancora presto. Troppo freddo, pare.
Mi sono dimenticato pure gli zucchini. Rimedierò la prossima settimana.
Tornato a casa sono andato di filato nell'orto dopo essermi cambiato le scarpe, e ho messo a dimora le piantine.
Le aiuole preposte non erano esattamente perfette. Vangate due mesi fa, e rizzappate qualche settimana più tardi, hanno ormai più di un ciuffo d'erba ribelle che le infesta.
Ma ieri non avevo il tempo, così ho piantato e basta. Mi riprometto di sarchiare il prima possibile.
Intanto, così facendo, ho guadagnato una settimana! Mi sono poi fatto la doccia, la valigia, e sono partito soddisfatto alla volta del mio weekend toscano.

mercoledì 15 aprile 2009

Galline

Ho deciso di prendermi delle galline.
Mio nonno ha tentato di dissuadermi più volte, dicendo che puzzano, che attirano i topi, e quant'altro.
I miei nonni paterni vivono nella proprietà adiacente a quella dove vivo io.
Dopo aver avuto galline per anni, e dopo aver recentemente ricostruito un recinto apposito con tanto di perimetro in cemento, mio nonno ha deciso di eliminarle perchè si era rotto di doverle accudire, nonostante le vivaci proteste di mia nonna che improvvisamente si sarebbe trovata senza uova fresche da usare per gnocchi, focacce, e quant'altro. Niente da fare.
Essendo un po' che pensavo alle galline, avevo chiesto a mio nonno se mi avrebbe permesso di usare il recinto in questione, che avrei provveduto a gestire. Neanche quello.
Supporto zero.
Non mi interessa. Ho deciso. Voglio le galline. Mangiano erba (che c'è), quel po' di pane vecchio che avanza, fanno le uova quasi ogni giorno, e quando mi stanco tirerò loro il collo e ci farò del buon brodo o un barbeque.
Ieri ho comperato il necessario per recintare: paletti, rete, e delle listelle di abete da cui ho già costruito un cancelletto. Ora devo piantare i tre pali in legno trattato che sosterranno rete per metà del perimetro (per il resto userò la recinzione di confine), ma mi manca la mazza per piantarli. Ho fatto quel che ho potuto con un'accetta rovescia, ma mi serve qualcosa di più pesante. Dovrò farmela prestare.
Fatto quello, mi resta la rete da tendere, e poi dovrò procurarmi i pennuti.
Seguiranno aggiornamenti!

Aprile inoltrato

La stagione è definitivamente cambiata e il tempo si è avviato verso un costante aumento della temperatura.
Mi sono assentato per tre giorni durante il weekend di Pasqua e al mio ritorno i cambiamenti erano più che evidenti.
Il glicine sta fiorendo, trasformando i suoi boccioli da spuntoni massicci nei profumatissimi grappoli lilla che allietano l'olfatto ogni qualvolta scendo dalla macchina, dopo averla parcheggiata li di fianco.
Api e calabroni ormai cominciano a non avere che l'imbarazzo della scelta tra il glicine, la lavanda nana, il ciliegio e i meli, i fiori delle fragole, i primi iris e gli ultimi narcisi.
Vorrei comprare anche un oleandro e un fior di pesco, così da arricchire il loro menù in vista dell'anno prossimo.
La betulla è esplosa di un miliardo di foglioline verde tenero, che andranno via via moltiplicandosi fino alla completa chioma verde estiva.
Le officinali messe a dimora nell'arco delle ultime 6-7 settimane si sono decisamente acclimatate.
Si allargano, si rilassano, crescono e prosperano. La santoreggia è addirittura fiorita, cosa che francamente non mi aspettavo, chissà poi perchè.
Stimolato da tanta prosperità, poco fa ho superato il senso di colpa dato dal tagliare una piantina appena messa a dimora, e colti quattro rametti di mentuccia romana ho provato a farne un te estivo. Lo lascerò in infusione finchè l'acqua nn si sarà completamente raffreddata, e domani lo testerò freddo.
O forse no...quasi quasi vado a prendermene un bicchiere finchè è ancora caldo!
L'orto ha ancora ritmi un po' lenti, invece.
Solo piselli, cipolle, e crescione crescono in modo evidente.
Le carote, la misticanza, il prezzemolo, la bieta, gli spinaci, la borragine e la rucola se la prendono comoda. Viste le giornate assolate, ieri sera ho innaffiato un po' il tutto, per vedere se è in mio potere di smuoverle un po'.
Il fatto è che sono impaziente di consumare del mio!
Le piantine del semenzaio, idem come sopra.
Solo i pomodori sono nati, ma restano piccini. Melanzane e Peperoni nn hanno dato segno di vita.
Pazienza, per quest'anno comprerò le piantine.
...
Il te caldo alla menta è fantastico...!